mercoledì 28 novembre 2012

Attacchi di panico

Volo del mattino. Appena stacca le ruote dal suolo una povera ragazza nella fila a fianco alla mia viene presa da un forte attacco di panico.
 
Urla come una disgraziata per mezz'ora, e non nascondo che nella compassione qualche scena da "L'aereo più pazzo del mondo" mi è pure passata per la testa...
 
...ma vabé. Lei urla e urla finché una hostess non la porta davanti e prova a calmarla, con scarso successo devo dire, e fin quando un pilota fuori servizio che siede poche file addietro non va davanti a farla ridere un po' (Ah, la risata!).
 
In tutto questo, un bell'italiano con accento siciliano si distingue fra tutti i passeggeri per intervenire, mentre la malcapitata urla in preda al panico, urlando "Precipitiamo!"...prendendosi di rimando un bel "Ma stai zitto coglione, un po' di rispetto!" da parte di un amico della ragazza.
 
Ah, l'Italia.
 
Ad ogni modo mi ha incuriosito come hanno agito i membri dell'equipaggio: ero quasi convinto che le facessero una puntura di tranquillante, invece le hanno semplicemente parlato. Quindi ho letto un po' di interventi su siti specializzati (che non vuol dire che sappiano di cosa parlano ma...tant'è, non ho referenze certe nel campo) e pare che in effetti sia l'unica cosa da fare: distrarre, distrarre e distrarre ancora.
 
Domande classiche tipo
- ti serve [qualcosa]
- in quanti siete in famiglia
- che lavoro fai
e quant'altro...persino barzellette (forse il pilota gliene ha raccontata una? E' stato assurdo...le è andato di fronte e tempo 20 secondi è scoppiata a ridere).
 
Quindi mi raccomando: se il prossimo volo il vostro vicino scoppia a piangere e/o a urlare...sapete come comportarvi.
 
Al limite a mali estremi, estremi rimedi:
 
 
P.S. Assurdo come la tipa oggi dicesse le stesse identiche cose di questo spezzone.


Ringrazio Camicius per il link, che posto qui sotto:
http://www.md80.it/approfondimenti-2/paura-di-volare-4-regole-per-affrontarla/
 

2 commenti:

  1. Il tranquillante è un medicinale pesantuccio e può essere causa di problemi anche gravi. Serve un medico, e credo che nessun medico darebbe uno psicofarmaco senza conoscere la storia di un paziente.
    Il mondo dei paurosi di volare è variegato, e quasi mai gli psicofarmaci sono una soluzione.
    Se ti va di dare una occhiata, sul forum di md80.it c'è una sezione paura di volare e noi si aiuta la gente...

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  2. Interessante il link. Io stesso, che sono un mero utilizzatore di voli di linea, troppo spesso mi dimentico di quanto c'è in gioco.

    Trovo però che quell'articolo sia forse un po' troppo razionale, o sbaglio? Io lo capisco, tu lo capisci, chiunque abbia qualche conoscenza di fisica o di progettazione lo capisce.
    Ma quando hai un attacco di panico - e parlo per sentito dire in quanto NON ne ho , per fortuna, esperienza personale - del raziocinio te ne fai un baffo. Non so, ma a naso credo che una barzelletta aiuti di più a risolvere la contingenza...

    A proposito dei materiali: mi hai fatto ricordare quando, a metà anni '90, passavo ore a fare stress-test di strutture a nido d'ape leggerissimamente diverse l'una dall'altra, in una azienza inglese che fabbrica interni di aereoplani. Pezzettini di resina e carta, leggeri e resistenti come nessuno si sarebbe aspettato, usati per costruire - ad esempio - i vani interni degli aerei di linea.

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