domenica 31 marzo 2013

Matrix

Che poi magari vi immaginavate un post sulla realtà virtuale, le pillole blu e rosse o che ne so. Invece no.

Apro il sito della Gazzetta e cosa leggo?

Matrix lo difende. Matrix. Questo Matrix qui:


Altro che Cambiasso, la follia è di chi fa i titoli alla Gazzetta...

Tristezza in città


Il suono dei nuovi autobus.
 

venerdì 29 marzo 2013

Controllo totale

In Slovacchia i controllori sono particolarmente insistenti.
E' una delle prime cose che ho notato le prime volte sui mezzi pubblici, tanti anni fa...e ancora non cambia niente (e ci mancherebbe).
Il risultato è che si viene controllato circa un viaggio ogni due (o sono io sfigato?), almeno nei giorni feriali e in orari normali. Ma non credete, mi è capitato di essere controllato la domenica alle 22, il sabato mattina alle 7 e, causa scatenante di questo post, ieri mattina alle 5.
Sul filobus c'era un ragazzo massimo sulla trentina, seduto nei posti a quattro assieme ad altri tre passeggeri, a chiacchierare allegramente.
A un certo punto, fra una fermata e l'altra, si alza, tira fuori la macchinetta e controlla tutti.
Eh sì, perché i controllori sono in borghese, e non c'è verso di identificarli finché non ti chiedono il biglietto - a macchinette spente ovviamente.
Oltre all'ora (le 5 del mattino appunto), mi ha stupito che a un certo punto è salito un suo conoscente, abbracci, saluti e risa. E poi gli controlla il biglietto. Avrei voluto vedere in Italia.
S'è fatto tutto il viaggio, controllando tutti i nuovi passeggeri poco dopo la partenza del bus, ad ogni fermata.
Mentre la cosa che in generale mi lascia più stupefatto, è che in tante volte che ho visto i controllori sui mezzi in questa città, non ho mai visto fare nemmeno una multa. Nemmeno una.
I biglietti costano il giusto, l'abbonamento anche, e la gente li compra, probabilmente anche disincentivata a rubare la corsa dal fatto che controllano così spesso.
Beh, non se se a causa di questo o meno, ma negli ultimi anni hanno rinnovato il parco bus quasi al completo.
Non male...
 

C'è chi può e chi non può

Io sono fra quelli che non possono.

In giro in calzamaglia e jeans, nonché giacca da sci, mentre qualche temerario cammina in infradito.  Neve e -X °C.


Alone in the dark

Nevica. 3.40 del mattino e sono il primo a passare sul marciapiede. Che goduria di bambino!

giovedì 14 marzo 2013

Habemus!

E finalmente abbiamo un Papa.

Con calma, vedremo se saprà riportare la Chiesa in acque migliori di quelle in cui viaggia.

Certo, a una prima impressione pare un buon comunicatore. E sicuramente Gesuita fino al midollo.

lunedì 11 marzo 2013

Se potessi avere, 1000 euro al mese

La questione del reddito di cittadinanza non è da prendere alla leggera.
 
Certo, è facile cavalcare l'onda del populismo grillino più sfrenato...è facile andare in giro ad urlare "1.000€ al mese, 1.000€ al mese per tutti!" quando si fa fatica a tirare a fine mese, quando non si ha un lavoro, quando a contorno di tutto questo ci sono servizi che spesso lasciano alquanto a desiderare (*anche* per chi il lavoro lo sta cercando).
 
Ed è altrettanto facile pensare che il reddito di cittadinanza sia la soluzione a tutti i mali. Facile pensare che sia corretto dare soldi a tutti i disoccupati, a tutti i cittadini.
 
E allora vorrei chiedere a questi sedicenti grillini se sono gli stessi che poi cliccano su Facebook "condividi" come dei forsennati alla prima bufala dei 30 € /giorno ai ROM che passa, riempiendolo di commenti fascistoidi alla stregua del "ecco, questi arrivano qui e gli diamo pure i soldi". Se magari sono anche gli stessi che seguono come scimmie urlatrici ammaestrate Sarubbi e i suoi amici al grido di "Più Ius Soli per tutti!".
 
Perché è dura da digerire, ma di ROM cittadini italiani pare ce ne siano un bel po': lo diamo anche a loro il reddito di cittadinanza, no? Mi stupirei del contrario. Fra l'altro, ci fosse lo Ius Soli sarebbero pure molti di più: ci troveremmo con algerini, albanesi, africani, curdi...immaginate che bello: l'Italia sarebbe il paese dove emigrare per eccellenza. Vieni qui, fai uno o più figli e aspetti che comincino a portare a casa 1.000€ al mese...magari in parte li mandi indietro, tanto con 1.000€ in Algeria ci vivi probabilmente da nababbo.
 
Ok, stiamo esagerando, ma non crediate la situazione sarà molto differente: sapete cosa succede in Repubblica Slovacca, da quando  tutti i bambini ricevono 20€ al mese fino al 18 esimo anno di età (20€, mica 1.000 €), da quando vengono dati soldi per ogni bimbo (x al mese per x anni)?
Gli zingari (10% della popolazione, in quel paese, mica pochi) se ne stanno a casa e fanno figli. Non lavorano, quei soldi gli bastano...e il risultato è che il restante 90% della popolazione paga e lavora per loro. Aggiungiamogi l'enorme clima di odio razziale che questo genera, in generazioni e generazioni abituate a vedere quel 10% come un "peso sociale"...e chiudiamo il cerchio.
Gli dessero il reddito di cittadinanza...gli dessero anche solo 200€ al mese questi ci sguazzerebbero. Almeno ora qualche straccio di lavoro ci provano a cercarlo ogni tanto, che i soldi puoi anche schifarli ma purtroppo nel mondo reale il baratto non è più molto usato.
 
***
 
Questo piccolo incipit per chiarire ancora, per l'ennesima volta, che questo urlare allo slogan "reddito di cittadinanza per tutti!" senza proporre la reale soluzione che si intende adottare è una cazzata MADORNALE.
 
Le persone volenterose non si aiutano così: le persone volenterose si aiutano definendo percorsi di breve durata che le portino all'autosufficenza...mica dandogli un gruzzoletto in mano e arrangiati.
 
I soldi devono arrivare alla famiglia tramite:
1. esenzioni e agevolazioni fiscali
2. aiuti economici di breve durata ed entità, ancora meglio se "controllati". Niente forfait: ti segue un assistente sociale e verifica le spese (perché quel mio compaesano che usava i soldi dell'assistente sociale per comprarsi il vino mica me lo sono dimenticato)
3. percorsi di reinserimento - ove possibile - nel mondo del lavoro, in modo da garantire una autosufficenza senza aiuti statali nel medio-lungo periodo.
 
Pensiamo a un modello pseudo-Danese: una azienda ti licenzia (già questa è utopia in Italia, vabbé).
Ti licenzia...e che succede? Ti strappi i capelli? No. Succede che lo stato ti da dal 70 al 90% del tuo stipendio (tetto di 2.000€)...e succede che lo stesso stato si occupa di organizzare un percorso di re-inserimento nel mondo del lavoro (mi pare che lo stesso datore di lavoro che ha licenziato debba sostenere delle spese, finché l'ex dipendente non trova lavoro). Formazione, cv, colloqui e quant'altro. finché non ingrani nuovamente.
 
Questo è il genere d'aiuto che voglio per me, se ne avrò mai bisogno, e per gli altri...ché mica voglio diventare un sovvenzionatore di fancazzisti.
 
P.S. In tutto questo, vogliamo pensare che Grillo quando parla di "reddito di cittadinanza" non sappia di cosa stia parlando, e si riferisca a un più banale "reddito minimo garantito" o un "sussidio di disoccupazione". Lo vogliamo sperare, perché se veramente intende dare 1.000€ al mese a 60.000.000 di italiani, per 12 mesi all'anno...tanta fortuna a trovare questi 720 miliardi di € all'anno...in pratica, metà dell'intero Prodotto Interno Lordo italiano. Ma tanto, come per tutto il resto, mica ce lo spiegherà cosa ha in mente di fare...non lo sanno nemmeno loro (Sicuramente, tante belle grida di "Vaffankulo la Kasta!!11!1 11!!!" ).

lunedì 4 marzo 2013

Bimbi gratis per tutti

E ancora...il feed RSS del corriere non si può proprio vedere! Ma chi lo gestisce? L'assistente graffetta di Office?