A chi dovesse interessare, oggi hanno rilasciato l'aggiornamento ad Android 4.1.2 per il Galaxy S3.
Fra le novità più eclatanti:
- la funzionalità multi window (già provata sul note 2, personalizzazione Samsung che dona un qualcosa in pià al software, che gli altri produttori non hanno)
- il programma Paper Artist (idem, pensato principalmente per il note 2, ma fa buona figura anche sull'S3)
- LunAPPark (pare un centro di applicazioni per bambini, mio figlio ne andrà pazzo già lo so)
- Play Music (un nuovo player musicale, ancora da provare...ma intanto noto che finalmente è facilmente chiudibile dal centro notifiche)
Buon aggiornamento a tutti!
mercoledì 6 febbraio 2013
domenica 3 febbraio 2013
(In)sicurezza per i nostri figli
Le statistiche parlano chiaro: tantissimi bambini muoiono ogni anno perché non correttamente messi in sicurezza all'interno dell'auto. E i genitori spesso se ne fottono: non mettono la cintura ai bambini, posizionano il seggiolino alla cazzo e via dicendo. Il grafico 4 a questo link fa decisamente impressione.
Poi uno va a far colazione in paese, parcheggia l'auto, e nota qualcosa in quella a fianco.
Un seggiolino per bambini dai 4-5 anni in su, posizionato nel sedile di fronte.
Gli tiro giù un paio di insulti a mente, poi, siccome vivo all'estero da un po', vado a vedermi se è cambiata la vecchia legge per cui i bimbi sotto i 12 anni non potevano viaggiare davanti.
Art. 172 - Comma 5: I bambini non possono essere trasportati utilizzando un seggiolino di sicurezza rivolto
all’indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale, a meno che l’airbag medesimo non sia stato disattivato anche in maniera automatica adeguata.
Pare però che, se rialzato e con cintura di sicurezza e con airbag frontale disattivato, non sia più vietato trasportate bambini sul sedile di fronte. Per me è assurdo...ma avranno i loro buoni motivi. Incentivare la vendita di cabrio due posti magari anche ai padri in piena crisi dei 40 anni?
Il fatto è che (e grafico 4 mi da ragione, ahimé) qui in paese funziona che ai bimbi non si mette nemmeno la cintura...è la regola perché "tanto sono solo in paese" (classica giustificazione dei beoti paesani di queste parti), ma equivale a correre inutili rischi.
Poi voi coi vostri figli ci fate quello che vi pare. Io preferisco che mi seppelliscano loro e non viceversa.
P.S. Sì, quello riflesso in mezzo è il mio
sabato 2 febbraio 2013
Tette rifatte...
...a buon mercato.
Le caramelle gommose Ikea sono sempre piene di sorprese gradevoli!
mercoledì 30 gennaio 2013
La legge dell'ignoranza percepita
Secondo il Corriere, gli utenti protestano perché Whatsapp è diventato a pagamento.
Con un giorno di ritardo (il 30.1.2013) anche Repubblica si allinea al trend *articoli del cazzo*.
Vediamo un po' come han deciso di allietarci la giornata:
Bene...è stato introdotto un sistema di abbonamento annuale che...già esisteva. Non hanno introdotto un fico secco: durante l'installazione c'era chiaramente scritto che il primo anno è gratis, poi devi pagare. Punto.
Ma riusciamo a lamentarci persino di avere una applicazione da provare gratuitamente per UN ANNO.
Beh, questi pseudo giornalisti hanno la minima idea di quale sia il servizio offerto da Whatsapp? Definirlo "Pari" a SMS e MMS è quantomeno ridicolo. Sia nel bene (possibilità di inviare foto e video con dimensioni maggiori, file audio, contatti, mappe), sia nel male (vagli a spiegare che, per come funziona Whatsapp, anche se prendi 5 tacche non è mica detto che il messaggio ti arrivi nemmeno nel giro di mezz'ora). Se vogliamo poi parlare della base, del protocollo utilizzato, beh...paragonarla a SMS e MMS è come paragonare Whatsapp all'email, a Bartolini, alle zabette di paese che - comunque - passano messaggi più velocemente di chiunque altro (a volte modificati ma tant'è), ai piccioni viaggiatori. E poi, "non si pagava mai nulla"? Cioè, e il piano dati per farlo funzionare? A meno che tu non lo voglia usare solo in copertura rete Wifi, ma se pensassi a una cosa del genere ti guarderesti bene dal paragonarlo agli SMS. Non solo, Whatsapp è legato al numero della SIM telefonica.
Bellissimi - si fa per dire - i commenti degli utenti che cita l'articolo di Repubblica. C'è chi chiede di inserire la videochat...cioè...da una parte è come l'SMS, dall'altra dovrebbe avere la videochat. Un servizio che nasce asincrono, la videochat (che potranno poi anche mettercela eh? Viber ad esempio mi pare abbia la possibilità di fare chiamate realtime. Ma non è questo il punto,). C'è chi paragona i 79 centesimi al Canone RAI. Cristo Santo, il Canone RAI...una TASSA! Sarebbe stato più azzeccato paragonarla a un caffé. Una cosa che PAGHI, perché la vuoi. Non una tassa che sei obbligato a pagare anche se la TV non la usi.
C'è poi quello che la definisce una droga: è il migliore. Potessi devolvergli l'8 per mille lo farei seduta stante.
Ecco, invito tutti voi, la prossima volta che vi danno gli assaggini di salame al supermercato, a tornare la settimana successiva e impuntarsi, sbattere i piedi, insultare il reparto salumi tutto...perché 'sti stronzi vi hanno assuefatto con gli assaggini e ora pretendono che il salame lo paghiate.
Il corriere invece ci allieta con una perla di pirlezza.
"C'è chi persino reputa 79 centesimi una richiesta ragionevole".
Il costo di 3 SMS, per un anno. Ragionevole...siamo proprio un popolo fuori di testa! Non abbiamo manco la minima percezione del valore delle cose, è chiaro oramai.
Come se non esistessero alternative poi: ChatOn o Viber, ad esempio? Sono pure migliori di Whatsapp per molti versi. Provatele.
Ah no, già...è vero...non la hanno tutti i miei amici...mmmm...fammici pensare.
Ah ecco...ecco...dove avevo sentito quella favoletta sui prezzi, sulla domanda e sull'offerta?.
Ho una proposta, per la quale sicuramente mi prenderò il Nobel per l'economia alla pari di John Nash: io non voglio pagare di più un bene solo perché comprato in massa da un ammasso di stolti, voglio invece che l'enorme massa di utonti che vaga per il pianeta venga tassata per farmi pagare il bene di meno, a fronte dell'enorme credito che guadagno ogni giorno percependo la loro ignoranza.
Un bel test di intelligenza per qualsiasi acquisto di bene singolo sopra i 200€. Mica roba complessa, non serve essere geni (ché poi manco lo passerei io), ma almeno non paragonare un bene a una tassa, quello sì.
Se lo passi paghi il 10% in meno. Se non lo passi il 10% in più. Sono sicuro che vedrebbero presto i loro profitti schizzare verso l'alto di un buon 8-9%.
Eh sì, crepi l'avarizia, daremo anche "Whatsapp" gratis a tutti. E tutti vissero felici e contenti.
Con un giorno di ritardo (il 30.1.2013) anche Repubblica si allinea al trend *articoli del cazzo*.
Vediamo un po' come han deciso di allietarci la giornata:
SCOPPIA LA POLEMICA sul caso Whatsapp, una popolarissima applicazione per chat singole e di gruppo, finora completamente gratuita, ma che ha introdotto un sistema di abbonamento annuale nelle versioni per Android, Windows Phone e Blackberry.(Repubblica)
Bene...è stato introdotto un sistema di abbonamento annuale che...già esisteva. Non hanno introdotto un fico secco: durante l'installazione c'era chiaramente scritto che il primo anno è gratis, poi devi pagare. Punto.
Ma riusciamo a lamentarci persino di avere una applicazione da provare gratuitamente per UN ANNO.
Il successo di Whatsapp è cresciuto con il diffondersi degli smartphone, per un motivo molto semplice: il servizio offerto è pari a quello che gli operatori telefonici forniscono con i pacchetti Sms/Mms, con una caratteristica che però azzera ogni discorso: su Whatsapp non si pagava mai nulla). .(Repubblica)
Beh, questi pseudo giornalisti hanno la minima idea di quale sia il servizio offerto da Whatsapp? Definirlo "Pari" a SMS e MMS è quantomeno ridicolo. Sia nel bene (possibilità di inviare foto e video con dimensioni maggiori, file audio, contatti, mappe), sia nel male (vagli a spiegare che, per come funziona Whatsapp, anche se prendi 5 tacche non è mica detto che il messaggio ti arrivi nemmeno nel giro di mezz'ora). Se vogliamo poi parlare della base, del protocollo utilizzato, beh...paragonarla a SMS e MMS è come paragonare Whatsapp all'email, a Bartolini, alle zabette di paese che - comunque - passano messaggi più velocemente di chiunque altro (a volte modificati ma tant'è), ai piccioni viaggiatori. E poi, "non si pagava mai nulla"? Cioè, e il piano dati per farlo funzionare? A meno che tu non lo voglia usare solo in copertura rete Wifi, ma se pensassi a una cosa del genere ti guarderesti bene dal paragonarlo agli SMS. Non solo, Whatsapp è legato al numero della SIM telefonica.
Bellissimi - si fa per dire - i commenti degli utenti che cita l'articolo di Repubblica. C'è chi chiede di inserire la videochat...cioè...da una parte è come l'SMS, dall'altra dovrebbe avere la videochat. Un servizio che nasce asincrono, la videochat (che potranno poi anche mettercela eh? Viber ad esempio mi pare abbia la possibilità di fare chiamate realtime. Ma non è questo il punto,). C'è chi paragona i 79 centesimi al Canone RAI. Cristo Santo, il Canone RAI...una TASSA! Sarebbe stato più azzeccato paragonarla a un caffé. Una cosa che PAGHI, perché la vuoi. Non una tassa che sei obbligato a pagare anche se la TV non la usi.
C'è poi quello che la definisce una droga: è il migliore. Potessi devolvergli l'8 per mille lo farei seduta stante.
Ecco, invito tutti voi, la prossima volta che vi danno gli assaggini di salame al supermercato, a tornare la settimana successiva e impuntarsi, sbattere i piedi, insultare il reparto salumi tutto...perché 'sti stronzi vi hanno assuefatto con gli assaggini e ora pretendono che il salame lo paghiate.
E, fra un protesta e l'altra, c'è anche chi reputa la cifra richiesta ragionevole in considerazione del lavoro degli sviluppatori e dell'assenza di pubblicità. (Corriere)
Il corriere invece ci allieta con una perla di pirlezza.
"C'è chi persino reputa 79 centesimi una richiesta ragionevole".
Il costo di 3 SMS, per un anno. Ragionevole...siamo proprio un popolo fuori di testa! Non abbiamo manco la minima percezione del valore delle cose, è chiaro oramai.
Come se non esistessero alternative poi: ChatOn o Viber, ad esempio? Sono pure migliori di Whatsapp per molti versi. Provatele.
Ah no, già...è vero...non la hanno tutti i miei amici...mmmm...fammici pensare.
Ah ecco...ecco...dove avevo sentito quella favoletta sui prezzi, sulla domanda e sull'offerta?.
Ho una proposta, per la quale sicuramente mi prenderò il Nobel per l'economia alla pari di John Nash: io non voglio pagare di più un bene solo perché comprato in massa da un ammasso di stolti, voglio invece che l'enorme massa di utonti che vaga per il pianeta venga tassata per farmi pagare il bene di meno, a fronte dell'enorme credito che guadagno ogni giorno percependo la loro ignoranza.
Un bel test di intelligenza per qualsiasi acquisto di bene singolo sopra i 200€. Mica roba complessa, non serve essere geni (ché poi manco lo passerei io), ma almeno non paragonare un bene a una tassa, quello sì.
Se lo passi paghi il 10% in meno. Se non lo passi il 10% in più. Sono sicuro che vedrebbero presto i loro profitti schizzare verso l'alto di un buon 8-9%.
Eh sì, crepi l'avarizia, daremo anche "Whatsapp" gratis a tutti. E tutti vissero felici e contenti.
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